PRENDRE PARTOUT
METTRE CHEZ-NOUS
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31 luglio 2007

agosto senza forum, settembre senza anonimato

Chiude da domani, per tutto agosto, il forum dell'UV. Riaprirà a settembre con una novità:
"...un enregistrement obligatoire des personnes souhaitant y intervenir. Nous pourrons ainsi savoir, de manière réciproque, à qui nous nous adressons et dialoguer dans un esprit de sérénité pour le bien de la Vallée d'Aoste."
Così oggi Guido Cesal nel suo odierno post di au revoir.
Ragazzi, nessun problema ad ospitarvi qui fino a settembre, ma vi prego, divertitevi senza far troppo casino...

30 luglio 2007

state dietro al ventilatore

Ora si riesce: i bisbigli si afferrano. Un apprezzabile periodico locale, non avendo gradito il mio distacco dal gruppo dell'UV, considerato forse grave reato di lesa maestà, si esercita questa settimana nella nobilissima arte del pettegolezzo più becero, in precario equilibrio sul crinale della diffamazione.
E' scattata in sostanza l'operazione merda nel ventilatore. Per non sporcarvi tenetevi dietro al ventilatore, il bersaglio sono io. Sopravviverò anche a questo nobile modo di far politica. Sono grato a questa Valle. Non mi fa mancare proprio nulla.
E neppure alla mia famiglia.

28 luglio 2007

parafrasando il vecchio Ernesto


Così dunque si lascia, fra bisbigli che non si riesce ad afferrare.

(Le nevi del Kilimangiaro)

27 luglio 2007

dicono oggi di noi in Valle e nel resto del Paese

clicca qui per l'articolo de La Repubblica
clicca qui per il commento su 12Vda.it
clicca qui per sapere che cosa ne diceva www.aostaoggi.it

26 luglio 2007

antidoping: al Tour si fa sul serio...

Contro il doping in Francia si fa sul serio, lotta dura senza paura, a costo di mettere in pericolo il futuro del Tour. Apre le danze Patrick Sinkiewitz (Sinkewitz se gradite di più). Il corridore della T-Mobile, risultato positivo durante un controllo a sorpresa, è il primo squalificato (testosterone a mille).
I canali tedeschi Ard-tv e Zdf-tv sospendono immediatamente le riprese dirette della Grande Boucle, roba mai vista né immaginata. E' la prima volta che, con i suoi prevedibili effetti a catena su sponsors, audience e ingaggi, un provvedimento andrà colpire in modo efficace, nel portafoglio, tutto il mondo del ciclismo.
Finalmente un segnale forte e chiaro.
Tosto segue la squalifica del ciclovampiro kazako Alexander Vonokourov (per gli amici Vinokourov), beccato a farsi di sangue altrui. Non fai in tempo a riprenderti che Cristian Moreni, invidioso per la pubblicità fatta a Sinkiewitz, si fa cogliere con il sorcio in bocca: anche lui si era ciucciato la sua buona dose di testosterone d'annata. Tutti squalificati. La Cofidis si ritira dal Tour.
Ce n'est pas tout: la Rabobank, scopre che il suo fenomeno Michael Rasmussen, per quanto maglia gialla e ormai quasi sicuro vincitore del Tour, aveva detto in primavera di essere in un posto mentre stava in un altro (per non farsi beccare nei controlli a sorpresa). Pietà l'è morta: cacciato su due pedali. Il tutto si consuma in mezzo a pietose proteste inscenate da alcune squadre e corridori che si lamentano dei controlli...
Di qua delle Alpi, per contro, Alessandro Petacchi viene assolto dalla Federciclismo... Ovviamente, nella patria del diritto, Petacchi è definito dalla Gazzetta dello Sport semplicemente "non negativo" al salbutamolo. ("Positivo" potrebbe essere offensivo...). Per fortuna la Procura del Coni ha presentato ricorso contro la sentenza di assoluzione (emessa da una sua federazione).
Risultati derby dell'antidoping:
Francia-Italia 4-0
Coni-Federciclismo 1-0

25 luglio 2007

25 luglio 2007: rupture

Le tensioni e le contraddizioni che da tempo attraversano la società e la politica valdostana stanno accelerando bruscamente in vista della campagna per i referendum di novembre e le successive elezioni regionali del prossimo anno.
Dopo approfondite riflessioni ho deciso di lasciare il gruppo dell'Union Valdôtaine e aderire al gruppo misto. Come componente della maggioranza continuo a sostenere l'azione amministrativa della Giunta. Su temi oggi sul tappeto, più squisitamente politici ed estranei al programma, ritengo che una posizione di consigliere indipendente assicuri una maggiore chiarezza al dibattito.
Chi fosse interessato può cliccare qui per leggere la mia dichiarazione di oggi in Consiglio.
Fatemi sapere.

24 luglio 2007

Cell blog: a stasera

Sono fuori, leggo tutti i vostri commenti sul cellulare, ma non posso intervenire sui singoli post. Silenzio forzato. Rientro da Roma stasera e cerchero' di rispondere a tutti.

23 luglio 2007

riduciamo i sondaggi da otto a quattro

I sondaggi allungano fastidiosamente i tempi di presentazione del blog. Esprimere il proprio voto è inoltre un po' lungo. Riduco perciò i referendum da sette a quattro, togliendo i poco (o non) significativi.
Elimino immediatamente:
- il quesito numero 3 (preferisci 3 preferenze?) poiché non è altro che il contrario del numero 2 (sei favorevole alla preferenza unica?) con risultati praticamente identici;
- il numero 4 (preferiresti 2 preferenze?) per analogo motivo, ma anche per scarso possibile effetto pratico (né i referendum, né la recente legge elettorale prevedono la possibilità di due preferenze);
- il numero 5 (ritieni giusto non andare a votare?) in quanto la risposta è implicita nel sondaggio n. 1 (andrai a votare al referendum?).
A oggi, comunque, i risultati di questi tre sondaggi sono:
quesito 3 (meglio tre pref?): il 74,50% non vuole le 3 preferenze;
quesito 4 (meglio le due pref?): il 66,70% non vuole neanche le due;
quesito 5 (giusto non votare?): il 71,9% non ritiene giusto non votare.

Toglierei anche il quesito su che cosa pensate di questo blog, tanto per velocizzare. A oggi le risposte (poche, a dire il vero) sono:
il 30%: è interessante, fa pensare;
il 30%: mi piace, va bene così;
il 20%: diamogli un'ultima chance;
il 15%: è demenziale, buttalo;
il 5%: se la cava, è divertente.

Parcheggio in ogni caso i link software, se riteneste di rimetterli in linea. Fatemi sapere con i vostri commenti.

21 luglio 2007

Cell blog - Prodi raggiante: conclusa la trattativa sui lavori usuranti

Governo sempre più saldo. Abbattuto lo scalone si è ora trovato l'accordo anche sui lavori usuranti. L'idea geniale è stata distinguere nettamente tra lavoro e posto di lavoro. Quest'ultimo di per sè garantirà il diritto del lavoratore al salario, senza alcun altro obbligo (neppure quello, ad esempio, di lavorare) nei confronti del datore di lavoro. Qualsiasi attività fisica o intellettuale prestata sarà riconosciuta come addizionale e usurante, oltre che lavoro straordinario, dando diritto alla pensione a 28 anni (31 a partire dal 2010)."Ci siamo limitati a fotografare la realtà di fatto", ha dichiarato il premier. Si attende dal prossimo Consiglio dei Ministri la tabella che distingue un lavoro da un posto di lavoro.
Insoddisfatti i rappresentanti sindacali dei dipendenti pubblici.

Cell blog - noi di più (e da prima)




Un brillante "nove colonne" inaugura oggi su Il Foglio la gustosa espressione "cerchiobindismo e doppiolettismo".
La politica valdostana è più avanti: da tempo in Consiglio imperversa il cerchiosandrismo e il doppiopidismo.

Cell blog - Totti-gol sceglie la Roma e lascia la Nazionale...

...dichiarando: «la Roma ha la priorità». Evito di commentare. Annoto semplicemente che il calcio si distingue anche in questo. Negli altri sport si è scelti, ed è considerato un onore. Nel calcio si può scegliere di evitare il fastidio di rappresentare il proprio paese.

18 luglio 2007

cell blog test




Sto semplicemente sperimentando l'inserimento di post su questo blog direttamente dal celllare. Scusate il disturbo.

11 luglio 2007

de lingua condenda

il corpus degli interventi in aula dei consiglieri costituisce un vero e proprio laboratorio dove si sperimentano le più ardite forme d'innovazione linguistica. Molte espressioni costituiscono perle degne di apparire su grandi successi di alcuni anni fa, quali "Io speriamo che me la cavo" e "Il dono dell'obliquità".
Limitiamoci ai peccati e salviamo i peccatori. Si va da "è stata una relazione esaustiva e articolare" a "il suo, Assessore, è un comportamento omettitorio", a sortite tipo "bisogna rivalutarizzare questo discorso". Trionfo finale: "sti cafoni, neanche una segretaria al telefono, ti risponde un cold center".
Ma è sulla bandiera del francese che infuria la battaglia più furibonda. Abbondano le "diminutions en percentual", si afferma "c'est difficile, nous avons prouvé et spérimenté", ma la madre di tutte le perle rimane "faut diminuer les "q" de la politique". L'autore de "La foire aux cancres" ne andrebbe fiero.

6 luglio 2007

sondaggi, bollettino del 6 luglio

I risultati paiono consolidarsi giorno per giorno, modesti assestamenti al ribasso per tutti i quesiti, salvo l'opposizione alle quote rosa che sta ringalluzzendosi. Commenti?
L'atletica chiama, mi tuffo nel vortice finale dell'organizzazione del Meeting Sandro Calvesi. Prossimo aggiornamento lunedì.

va dove ti porta il quorum

Sul forum del sito dell’UV si dipana un thread con apprezzabili interventi sul tema del quorum. Posto qui alcune note in merito, cercando di fare un po’ d’ordine, e pregando gli interessati, per meglio apprezzare o disprezzare quanto scriverò, di dare una préalable occhiata a www.unionvaldotaine.org, e di lì all'UV forum scegliendo il thread ancora sui referendum…
Si parla di Costituzione. Ok. Ma quale? Quella del dopoguerra o quella oggi in vigore? Quest’ultima ha subito varie modifiche, la più importante (riforma Amato, governo centro-sinistra) nel 2001 con la modifica del Capo V (artt. 117 e 119). Lì, tra il resto, si è introdotto il referendum propositivo e l’obbligo, per le regioni, di legiferare in proposito. Ergo, la Carta costituzionale prevede il referendum propositivo. Punto. Smettiamo, per favore, di parlare continuamente di una Costituzione idealizzata, che oggi non esiste più nella sua forma originaria.
Si parla poi di quorum. I padri costituenti nel 1946 e 1947 lottarono a lungo per il referendum abrogativo. Si confrontavano due posizioni: a) il popolo è sovrano e b) il popolo delega ai parlamentari e quindi sono sovrani loro e il popolo, dopo averli votati, è suddito. La lotta fu aspra. Una sera si andò a letto con il referendum nel testo, la mattina successiva si scoprì che il referendum era scomparso dalla bozza in discussione. Ci fu una forte reazione e a fatica si trovò una mediazione, reintroducendo il referendum abrogativo, ma con due pesanti limitazioni:
1) con raccolta di 500.000 firme (pensando che non si sarebbe mai riusciti a raccoglierle…)
2) inventando un quorum di partecipazione al voto di almeno il 50% degli aventi diritto al voto, pena la nullità del pronunciamento degli elettori.
Così gli azionisti salvarono la faccia e i comunisti si ritennero soddisfatti di aver disinnescato una mina che non volevano nella Costituzione. Pochi tra gli sconfitti ritennero che, almeno su temi di estrema importanza e gravità, si poteva comunque sperare di attivare l’interesse e la partecipazione popolare. Ciò non avvenne poi sino alle grandi lotte radicali per il divorzio e per l’aborto, ma ormai questa è storia.
Tutto ciò per dire che il quorum fu, assieme all’altissimo numero di firme richieste, un caro prezzo politico da pagare per poter avere un referendum, in ogni caso difficile e costoso da attivare, ma comunque utile in casi estremi. Fu però così salvo il principio della sovranità popolare.
La non nuova teoria del quorum ok per l’abrogativo ma non ok per il propositivo ha una sua logica, utile comunque a smuovere le menti, ma appunto limitata ad un solo tipo di referendum. Logica peraltro sottilmente perversa laddove finisce per legittimare il quorum, di per sé invece (my personal opinion) iniquo, ancorché legittimo, poiché consente a chi è contrario al quesito, predicando l’astensione, di accaparrarsi i voti di chi fisiologicamente non andrebbe a votare in ogni caso. E’ come se in un’elezione politica uno solo dei partiti, al numero dei suffragi ricevuti dai propri elettori potesse aggiungersene una quantità pari a quella dei cittadini che non sono andati a votare.
Secondo questa logica, perché non attribuirgli anche le bianche e, perché no, le nulle?
Le elezioni, poi, sono proprio così indispensabili?

5 luglio 2007

aggiornamento sondaggi: giovedì 5 luglio

Scarse le novità di oggi, salvo il progressivo disinteresse per l'opzione delle due preferenze (il quesito più disertato dai votanti) e per le quote rosa (più partecipanti ma conferma del trend contrario). La hit parade è guidata dalla preferenza unica tallonata dall'elezione diretta del capo del governo. Completa il podio l'intenzione di andare comunque a votare.
La procedura di voto è comunque veramente lenta, urge un rimedio.

4 luglio 2007

bollettino sondaggi di mercoledì 4 luglio

Rapporto giornaliero sui sondaggi:
si mantiene alta la voglia di andare a votare il 18 novembre ai referendum, crescono le quotazioni della preferenza unica e aumenta l'avversità per le attuali tre, crolla l'interesse per le due, cala l'avversità verso le quote rosa (sempre comunque minoritarie) e si fa prorompente la voglia di eleggere direttamente il presidente della Giunta. Per immediatezza di comprensione, quando la risposta maggioritaria è "no" i dati sono riportati in rosso.

ci prendeva mica male, 'sto Settembrini...


"Ci sono tempi in cui anche i Catoni son detti ladri, e altri in cui anche i ladri son detti eroi".

(Luigi Settembrini)

3 luglio 2007

dinamica del sondaggio: sostanziale conferma

Cambia il software, ma non cambia oggi il trend delle opinioni:
- il 70,00% ha intenzione di andare a votare (ieri era il 76,47%);
- il 83,3% è favorevole alla preferenza unica (contro il 75,00% di ieri);
- solo il 22,2% preferisce le attuali tre preferenze (ieri il 23,08%);
- il 66,7% vorrebbe piuttosto due preferenze (contro l'84%);
- il 75,00% non ritiene giusto astenersi dal voto (esattamente come ieri);
- il 71,4% è contrario alle quote rosa (era il 70,37%);
- il 78,6% vorrebbe eleggere direttamente il Presidente (ieri solo il 59,26%).
Sempre basso e quindi non ancora significativo il numero dei votanti, qualcuno forse scoraggiato dalla lentezza del software di acquisizione del voto. Pare prendere ancora più quota la preferenza unica e l'elezione diretta del Presidente. Spostamenti frazionali per il resto.
Staremo a vedere. Intanto votate e fate votare.

da easy-poll a pollblog: adesso potete rivotare "one vote, one computer"

Ho sostituito il software di gestione dei sette sondaggi sui referendum di novembre postati ieri. Ora si può votare da ogni computer, anche se esso è inserito in una rete. Ovviamente si può votare una volta sola. Ciò permetterà a tutti di votare, senza beccarsi il messaggio your vote has been cancelled perché qualcun altro in rete aveva votato prima di loro.
Dovreste ora però rivotare, un piccolo fastidio per chi già lo aveva fatto ieri, poiché i contatori, non sono manipolabili e sono ripartiti da zero.
Il risultato (moooolto parziale) del primo giorno di sondaggio, al momento in cui ho sostituito il motore software, era il seguente:
1 - il 76,47% (26 voti su 34) ha intenzione di andare a votare;
2 - il 75,00% (21 voti su 28) è favorevole alla preferenza unica;
3 - solo il 23,08% (6 voti su 26) preferisce le attuali tre preferenze;
4 - l'84,00% (21 su 25) vorrebbe piuttosto due preferenze;
5 - il 75,00% (21 su 28) non ritiene giusto astenersi dal voto;
6 - il 70,37% (19 su 27) è contrario alle quote rosa;
7 - il 59,26% (16 su 26) vorrebbe eleggere direttamente il Presidente.
E' interessante notare come percentuali e numero di votanti siano differenti caso per caso, il che depone a favore di un voto ragionato. Curioso lo scarso favore che incontrano le quote rosa e non schiacciante la maggioranza a favore dell'elezione diretta del Presidente della Regione.
Questi voti espressi nel primo giorno non costituiscono un campione abbastanza significativo (numero ancora basso) ed hanno perciò un valore statistico limitato.
Devo purtroppo pregare quanti avessero già votato ieri di rivotare affinché il loro voto non vada perso. L'accesso a questo nuovo sito di sondaggi non è dei più rapidi e obbliga dopo ogni voto a rientrare al blog per il voto successivo. Non si può avere tutto. E' un piccolo pedaggio da pagare alla democrazia diretta. Continuo a cercare software più efficienti.
Last, but not least, le piccole pubblicità sulla destra sono inserite automaticamente da Google e gli eventuali riferimenti a partiti politici né sono voluti né da me controllabili...

luoghi comuni, coraggio e onestà intellettuale

"Nell'ottobre 2002 volai in California. Era la prima volta che andavo negli Stati Uniti, e mi accorsi subito che i miei pregiudizi sugli Usa erano del tutto infondati. Mi aspettavo di trovare gretti conservatori e gente grassa armata fino ai denti, poliziotti molto aggressivi e razzismo sfacciato: la caricatura d'una caricatura. Invece vidi persone che vivevano vite ben organizzate, che facevano jogging e bevevano caffè.
Adoravo le enormi librerie americane e passai ore da Barnes & Noble, a Santa Monica, la città dove soggiornavo. Fu un sollievo, per me, poter avere di nuovo tempo per pensare e per leggere." (Ayaan Hirsi Ali, "Infedele")

1 luglio 2007

Mac o Pc?


Macintosh è cattolico, Windows è protestante (Umberto Eco)